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di Mira Furlani


Papa Francesco critica la democratica Kamala Harris di essere favorevole all’aborto e la paragona a Trump in quanto contrario all’immigrazione. Sostiene che ambedue sono favorevoli alla morte.

A parte il fatto che trovo assurdo un simile paragone (vedere in proposito il post di Massimo Lizzi), vorrei che papa Francesco leggesse quello che ha scritto Luisa Muraro nel 2018:

«Quando papa Francesco ripete che manca una teologia della donna, ha ragione del suo punto di vista, a lui manca davvero perché la teologia cattolica si basa sulla sintesi di Tommaso d’Aquino che si è basato sul pensiero di Aristotele secondo cui le donne sono regolate per definizione da autorità e poteri di questo mondo. Manca al papa un’idea compiuta e articolata della libertà delle donne in sé e per sé, viste cioè in rapporto a Dio e non alle autorità di questo mondo. Che è una lacuna grave per un uomo nella sua posizione, chiamato a pronunciarsi anche su questioni in cui ne va della libertà femminile, come l’aborto. Legiferare sull’aborto è difficile in generale, per la stessa ragione. Ci sono complicazioni dovute alla mancata formulazione di un principio basico della libertà femminile che dice: Niente e nessuno può costringere una donna a diventare madre» (Luisa Muraro, Cambio di civiltà, Sottosopra, 2018).


(Facebook, 22 settembre 2024)