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Più di cinquant’anni anni sono passati da quando Carla Lonzi ha messo in luce l’intrinseca relazionalità delle pratiche artistiche e ha criticato la figura dell’artista concepito come unico depositario della creatività. Inoltre il fare arte per lei ha lo scopo di «arricchire il vivere insieme» e a partire da questo ha dilatato l’ambito artistico fino a comprendere anche «una frase trovata», «una serata riuscita». Da allora le pratiche artistiche relazionali elaborate dal femminismo si sono diffuse ben al di là dei contesti della politica delle donne, dando vita a nuovi significati e nuove dimensioni. L’entrata prepotente di artiste e curatrici nei luoghi dell’arte e della cultura a partire dagli anni Settanta ha contribuito a nutrire nuove pratiche fondate sul dialogo e sulla relazione, in risposta ai nuovi desideri ed esigenze di ripensare non solo la dimensione artistica, ma anche il rapporto vita-lavoro e l’equilibrio tra soggettività e alterità.
Come oggi le pratiche artistiche possono arricchire il vivere insieme?
Come le pratiche femministe possono potenziare quelle artistiche, e viceversa?
Come il «fatto creativo» interessa le nostre vite?
Ne discutiamo con Giorgia Basch e Donatella Franchi

Gli incontri di VD3 contano sullo scambio in presenza.
Poiché i posti sono limitati, prenotatevi all’indirizzo: info@libreriadelledonne.it.
È possibile anche il collegamento in Zoom, sempre su prenotazione.