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di Franca Fortunato


Il libro “Femminismo Mon Amour – Pratiche femministe per donne e uomini” a cura della Redazione della rivista online Via Dogana 3 della Libreria delle donne di Milano, luogo storico del femminismo italiano e non solo, raccoglie la maggior parte degli articoli usciti online nel 2023, frutto delle discussioni nelle redazioni aperte. Discussioni su: “Autocoscienza ancora”, “Il senso della politica e l’efficacia delle pratiche”, “Orientarsi con l’amore”, “È ora di cambiare” rivolto soprattutto agli uomini, il cui filo conduttore è la politica delle donne e l’efficacia delle sue pratiche, inventate tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta del secolo scorso. «Avere voce, parlare e parlarsi esponendosi agli scambi per una modificazione di sé e del proprio rapporto col mondo. È questa la politica delle donne» scrivono le curatrici nell’introduzione. Un parlare e un parlarsi che crea nuovo pensiero e aiuta a comprendere questo nostro presente, la cui parola giusta per dirlo è “post- patriarcato”. Tante le riflessioni e le domande che emergono dai vari interventi che, con la pubblicazione, aprono ad ulteriori scambi, «a creare incontri di discussione, gruppi di lettura […] e nuovo pensiero». Si parte dalla pratica che sta all’origine del femminismo, l’autocoscienza con cui ogni donna è autorizzata a parlare a “partire da sé”, dal proprio vissuto. Ci si chiede se, finita quella fase storica, è ancora viva. «L’autocoscienza non può morire, basta che qualcuna la faccia» e talvolta si presenta in forme diverse da quelle del passato come con il #MeToo. «Un evento che non ha preso il nome di autocoscienza ma ne aveva molti ingredienti: una donna comincia a raccontare una molestia che prima della presa di coscienza poteva sembrare […] una cosa da tacere per vergogna, e un’altra dice: è successo anche a me, un’altra ancora e così comincia a rivelarsi la politicità della cosa, cioè che si tratta di un fenomeno strutturale di ricatti sessuali e abuso di potere. La novità è stata il canale di comunicazione: la rete». La rete è il luogo privilegiato anche dei giovani per fare politica, impegnarsi in movimenti di protesta.

«La politica sta cambiando», in crisi è la politica eredita dal patriarcato. C’è la politica delle donne e le sue pratiche – autocoscienza, partire da sé, affidamento, pratica delle relazioni – e ci si interroga sulla loro efficacia e sul perché sono ancora sconosciute e circolano poco fuori dagli ambiti femministi. Una politica orientata dall’amore: l’amore della figlia per la madre, l’amore delle donne per le loro simili, l’amore di sé e per il mondo che rende politica l’amicizia tra donne e tra donne e uomini. Politico è il movimento delle donne con i suoi luoghi: librerie, case delle donne, libere università, centri antiviolenza, volontariato, associazionismo. Politica sono le giovani femministe che scendono in piazza «unite da un obiettivo e una forza comune, la libertà femminile, abbracciando l’eredità delle storiche e ridando vita, da un punto di vista diverso, alle lotte condotte negli anni ’70». E gli uomini? «È ora di cambiare» dopo la svolta di consapevolezza suscitata dal femminicidio di Giulia Cecchettin, dalla presa di parola della sorella Elena e di suo padre Gino. Uomini interrogano e si interrogano su ciò che ostacola il dissociarsi dalla violenza e il saper stare davanti alla libertà e alla grandezza femminile. Che gli uomini parlino tra loro, a partire da sé, nella disponibilità delle donne «all’ascolto e al dialogo per capire come ricostruire maschi e padri liberi dall’obbligo del dominio». “Femminismo mon amour” è un libro per donne e uomini che pone domande, fa riflettere e dà consapevolezza del contesto storico in cui viviamo.


(Quotidiano del Sud – “Io, donna”, 7 settembre 2024)